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LE VOCI DELLE STRAORDINARIE

Khadija Ait Ouibih
Khadija AIT OUIBIH

(CASABLANCA, MAROCCO/MOROCCO, 1973)

Khadija Ait Oubih è la prima presidente immigrata e musulmana di Trama di terre, un’associazione interculturale e femminista di donne native e migranti attiva a Imola dal 1997 e diventata nel tempo un centro antiviolenza aderente alla rete DiRe (Donne in rete contro la violenza), un punto di ascolto e uno sportello lavoro e accoglienza  abitativa per donne sole e con figli. In lotta contro sessismo e razzismo, l’impegno quotidiano di Khadija è quello di promuovere i diritti di autodeterminazione di tutte, native e migranti, e di contrastare le discriminazioni e la violenza maschile in tutte le sue forme.

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Laura Boldrini
Laura BOLDRINI

(MACERATA, 1961)

La violenza di genere, l’esclusione dal dibattito pubblico e le diseguaglianze sul lavoro sono soltanto alcune delle questioni basilari che la politica deve affrontare per dare vita a una società più equa. Deputata alla Camera dal 2013, precedentemente ha lavorato all’ONU e alla FAO ed è stata portavoce dell’UNHCR per il Sud Europa. Presidente della Camera dei Deputati dal 2013 al 2018, si è sempre battuta per le questioni sociali e di genere. È autrice di testi che riguardano prevalentemente le grandi questioni internazionali e umanitarie.

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Laura Bispuri
Laura BISPURI

(ROMA/ROME, 1977)

Fin dai primi cortometraggi ha raccontato l’immaginario femminile, poi, con i lungometraggi Vergine giurata, Figlia mia e Il Paradiso del pavone, ha confermato questa vocazione scandagliando con la profondità indispensabile i temi dell’identità nello scambio di genere, la maternità e l’intimità dei rapporti familiari. Nel mondo prevalentemente maschile del cinema, la regista ha indagato l’universo femminile ricercando una nuova definizione dei ruoli. Nel 2023 dirige la quarta e ultima stagione de L’amica geniale, la serie tv tratta dalla quadrilogia di Elena Ferrante (edizioni e/o).

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Lella Costa
Lella COSTA

(MILANO/MILAN, 1952)

Autrice, attrice e scrittrice, ha costruito una carriera in cui è sempre riuscita a intrecciare arte e impegno civile diventando con i suoi monologhi una figura unica e imprescindibile del teatro italiano. Ha portato in scena: Se non posso ballare… Non è la mia rivoluzione, ispirato al catalogo delle donne valorose di Serena Dandini. Con Ferite a morte, della stessa autrice, ha dato voce alle donne che hanno perso la vita per mano di ex mariti, compagni o amanti. Impegnata nella difesa dei diritti civili, da anni è la portavoce di Emergency e si batte per le ragioni di un femminismo radicale.

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Levante
LEVANTE

(CALTAGIRONE, CATANIA, 1987)

Claudia Lagona, in arte Levante, dal suo primo disco del 2014, Manuale distruzione, è cresciuta e oggi è capace di esprimere con la sua musica la fragilità e la forza delle donne. Opera futura, il suo ultimo album, uscito nel 2023 dopo la nascita della figlia Alma Futura, racconta la depressione post-partum e i problemi legati alla maternità e al vissuto femminile, il peso delle aspettative che la società concentra sulle donne e sulle madri e il senso di inadeguatezza che ne deriva.

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Liliana Cavani
Liliana CAVANI

(CARPI, MODENA, 1933)

Da piccola, la madre la portava tutte le domeniche a vedere un film. È nata così la passione per il cinema di Liliana Cavani. Nel 2012 la 56 8 edizione dei David di Donatello le ha assegnato il David Speciale alla Carriera per celebrare gli oltre cinquant’anni di lavoro, costellati di grandi opere: Galileo, I cannibali, Il portiere di notte, Al di là del bene e del male, La pelle, Il gioco di Ripley sono solo alcuni dei film che hanno fatto discutere. Poi ci sono i documentari che, raccontandola, hanno fatto la storia. Ha ricevuto a Venezia il Leone d’oro alla carriera nel 2023.

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Liliana Segre
Liliana SEGRE

(MILANO/MILAN, 1930)

“Nel 1944, quando fummo deportati a Birkenau, ero una ragazza di quattordici anni, stupita dall’orrore e dalla cattiveria. Sprofondata nella solitudine, nel freddo e nella fame. Non capivo neanche dove mi avessero portato”. Gli orrori del mondo li ha vissuti sulla propria pelle, come altri reduci e scampati all’Olocausto. Liliana Segre, senatrice a vita, dal 15 aprile 2021 è presidente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Testimone attiva della Shoah, da anni è impegnata a sensibilizzare le nuove generazioni contro l’indifferenza.

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Linda Laura Sabbadini
Linda Laura SABBADINI

(ROMA/ROME, 1956)

Direttrice del Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie dell’ISTAT, fa parte anche del Comitato Scientifico dell’ufficio parlamentare di bilancio e del Comitato scientifico consultivo della Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Nell’ambito del suo lavoro, la questione di genere è parte della misurazione della qualità della vita attraverso la conduzione di numerose ricerche su tutti gli aspetti sociali. Negli anni ha raccolto dati sui comportamenti, le aspettative e i sentimenti degli italiani, realizzando indagini tematiche su violenza di genere, occupazione femminile, discriminazione.

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Lucia Mascino
Lucia MASCINO

(ANCONA, 1977)

Si era iscritta a Matematica, ma contemporaneamente frequentava il Centro di ricerca e sperimentazione teatrale di Pontedera.  Ha scelto la recitazione, dedicandosi  dapprima  al teatro e successivamente approdando al cinema. Rivendica la libertà di rappresentare donne differenti, variare stili, generi e autori, passando dalla tragedia alla commedia. Con la serie di Sky Italia I delitti del BarLume e il ruolo di Chiara in Una mamma imperfetta, ottiene anche il successo televisivo.

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Livia Giuggioli
Livia GIUGGIOLI FIRTH

(ROMA/ROME, 1969)

Da sempre è un’attivista eco che si batte per abiti e gioielli sostenibili. Come ambasciatrice Oxfam ha visitato numerosi paesi in via di sviluppo, constatando le condizioni del lavoro schiavo. Ha deciso che avrebbe contrastato il sistema dello sfruttamento  indiscriminato  di quei lavoratori, soprattutto donne. In una società che ci ha abituati all’usa e getta, Livia Firth, direttrice di Eco-Age, la società di consulenza che aiuta le grandi aziende della moda a diventare ecosostenibili, cerca di riportare l’attenzione su abitudini meno impattanti, insegnando a comprare meno per apprezzare di più.

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Lucia Ronchetti
Lucia RONCHETTI

(ROMA/ROME, 1973)

Lucia Ronchetti ha più volte sottolineato la difficoltà di proporre progetti a enti e istituzioni e di vivere di musica contemporanea, una musica di ricerca molto complicata, con un pubblico esiguo e un ritorno economico quasi inesistente. In questo contesto essere donna è ancora più difficile, ma Ronchetti non si è mai arresa, tanto da diventare la prima compositrice a essere chiamata a dirigere la Biennale di Venezia Musica.

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Luisa Muraro
Luisa MURARO

(MONTECCHIO MAGGIORE, VICENZA, 1940)

Filosofa, teorica della differenza sessuale, docente e fondatrice della comunità filosofica Diotima all’Università di Verona. Nel 1975 è stata tra le fondatrici della Libreria delle donne di via Dogana, Milano. Ha pubblicato volumi e saggi fondamentali: L’ordine simbolico della madre (Editori Riuniti 1991) e Il dio delle donne (Mondadori  2003). Per lei il femminismo è una critica radicale al sistema patriarcale che parte dal riconoscimento della differenza sessuale tra uomini e donne e da un’analisi delle figure femminili della mistica cristiana e delle fiabe, per ridefinire un nuovo ordine simbolico.

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Luciana Delle Donne
Luciana DELLE DONNE

(LECCE, 1970)

Nel 2004 ha lasciato Milano, il mondo bancario e un lavoro da top-manager per dedicarsi al sociale. A Lecce ha fondato Officina Creativa, una cooperativa sociale non a scopo di lucro da cui è nato il marchio Made in carcere. Qui si producono manufatti sostenibili confezionati da donne ai margini della società, con tessuti e materiali donati da imprenditori illuminati. Un modello di economia riparativa e rigenerativa, capace di esprimere bellezza e consapevolezza partendo dai valori di inclusione sociale e sostenibilità.

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Maria Grazia Calandrone
Maria Grazia CALANDRONE

(MILANO/MILAN, 1964)

Una figlia, due madri. È l’estate del 1965 quando Lucia e Giuseppe, i genitori biologici di Maria Grazia Calandrone, arrivano a Roma con la figlia di otto mesi. Sono amanti – la legge sul divorzio arriverà cinque anni più tardi – e la madre è rea di adulterio. La loro esistenza tormentata si spegne per sempre nelle acque del Tevere, ma la vita di Maria Grazia  rinasce in un’altra famiglia, quella adottiva. Poetessa e scrittrice, alle sue due storie, alle sue due madri, ha dedicato Splendi come vita (Ponte alle Grazie 2021) e Dove non mi hai portata (Einaudi 2022), finalista al Premio Strega 2023.

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Maria Grazia Chiuri
Maria Grazia CHIURI

(ROMA/ROME, 1964)

Alle redini di Dior dal 2016 come direttrice artistica delle  collezioni  donna  Haute Couture, ready-to-wear e accessori, Maria Grazia Chiuri ha rivoluzionato il mondo della moda introducendo in passerella il tema del femminismo e imprimendo una nuova forte identità alla storica Maison con scelte ormai iconiche come la t-shirt “WE SHOULD ALL BE FEMINISTS”, con la citazione di Chimamanda Ngozi Adichie. Una contemporanea avanguardia femminista in un mondo da sempre abituato alla stravaganza e alla creatività, ma non alle istanze delle donne.

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Mariangela Pira
Mariangela PIRA

(DORGALI, NUORO, 1976)

Ha iniziato la sua carriera all’Ansa di New York. Giornalista, conduttrice e reporter di SkyTg24, ha condotto gli approfondimenti sui mercati finanziari e le finestre su borsa e mercati per il Tg5 e per il Tg di La7. Per il Ministero degli Esteri conduce Esteri NewsDossier, che la porta a viaggiare in molti paesi dove è presente la Cooperazione Italiana allo Sviluppo, tra cui Afghanistan, Libano, Iraq, Israele e Palestina. Fra i suoi libri più recenti, Annozero d.C, Il mondo nuovo ed Effetto domino. Come il mondo globale influenza le nostre tasche (Chiarelettere 2020, 2021, 2023).

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Maria Letizia Mannella
Maria Letizia MANNELLA

(BOLOGNA, 1958)

Ogni giorno sul tavolo del suo ufficio arrivano decine di fascicoli legati a denunce per maltrattamenti e stalking, casi che spesso coinvolgono anche minorenni, vittime ancora più indifese della catena di odio generata dalla violenza di genere. Dal 2017 Maria Letizia Mannella è procuratrice aggiunta del V Dipartimento soggetti deboli e vittime vulnerabili presso la Procura della Repubblica del Tribunale di  Milano. Si occupa  di delitti ai danni di persone fragili e particolarmente esposte al rischio: violenze su minori, prostituzione minorile, abusi sessuali, reati intra-famigliari e femminicidi.

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Marina Puglies
Marina PUGLIESE

(GENOVA/GENOA, 1968)

A Milano ha coordinando i progetti che hanno portato all’apertura del Museo del Novecento nel 2010 e del Mudec nel 2015. Nella sua attività lavorativa ha cercato di promuovere la crescita e il passaggio di consegne intergenerazionale tra donne. Nel 2015 si è trasferita a San Francisco dove ha insegnato al California College of the Arts. Si divide tra San Francisco e Milano, dove dal 2020 ha fondato il nuovo Ufficio Arte Pubblica per il Comune del capoluogo lombardo.

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Marta Donzelli
Marta DONZELLI

(TORINO/TURIN, 1975)

Produttrice cinematografica, ha sostenuto i lavori di numerose e importanti  autrici  italiane. Fino ad agosto 2023 è stata presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema e Cineteca Nazionale, dove fin dall’inizio ha attuato azioni di parità di genere. Favorendo sempre più l’accesso alle donne e incoraggiando la partecipazione agli indirizzi tecnici, tradizionalmente frequentati da maschi, ha ottenuto che le commissioni di selezione per l’ammissione alla scuola fossero paritetiche, costituite da uomini e donne in eguale numero.

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Marina Spadafora
Marina SPADAFORA

(BOLZANO/BOZEN, 1959)

Dopo aver collaborato con molti importanti marchi della moda, è stata direttrice  creativa di Auteurs du Monde, il brand fair tracie di Altro Mercato, lavorando con artigiani in tutto il mondo. Oggi per Marina Spadafora la moda sostenibile è diventata una ragione di vita. È la coordinatrice nazionale italiana di Fashion Revolution. Uno degli ultimi progetti di moda sostenibile che ha seguito, QUID, si occupa di inserire nella sartoria donne in stato di fragilità. L’industria della moda può essere ecosostenibile, può diventare impegno attivo per la crescita delle persone che ci lavorano e che la usano.

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