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LE VOCI DELLE STRAORDINARIE

Sumaya Abdel Qade
Sumaya ABDEL QADER
(PERUGIA, 1978)

Sumaya Abdel Qader è nata a Perugia da genitori giordano/palestinesi.
Attualmente è dottoranda di ricerca in Sociologia, Organizzazioni e Culture presso l’università Cattolica di Milano.
Già laureata in biologia e sociologia.
Ha scritto per Sonzogno “Porto il velo, adoro i Queen” (2008), per Mondadori “Quello che abbiamo in testa” (2019) e “in cerca di me” (2023).
Sumaya Abdel Qader è stata consulente alla sceneggiatura della pluri premiata serie Skam Italia 4.
Da oltre venti anni si occupa di comunità musulmane e divulgazione della cultura islamica; inoltre si occupa di diritti umani, di parità di genere, di violenza contro le donne e diversità e inclusione.

E’ inoltre impegnata nel promuovere la cultura del dialogo interreligioso e interculturale partecipando a incontri, iniziative, progetti scolastici.
Nel mandato 2016-2021 è stata consigliera comunale e Milano (vice presidente della commissione cultura).

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Takoua Ben Mohamed
Takoua BEN MOHAMED

(DOUZ, TUNISIA, 1991)

Nata in Tunisia è cresciuta alla periferia di Roma, Takoua Ben Mohamed è fumettista e graphic journalist. Partendo dal suo vissuto, nei suoi libri tratta argomenti diversi, sempre rilevanti sul piano sociale e dei diritti umani: dalle donne musulmane ai rifugiati, dal razzismo alla xenofobia. In Sotto il velo (Beccogiallo 2016) ha raccontato i pregiudizi in cui incorrono le donne musulmane che decidono di indossare lo hijab. Narrate spesso come tristi, sottomesse e deboli, il più delle volte sono invece determinate, allegre e impegnate ad abbattere i pregiudizi con cui si trovano sempre a lottare.

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The Circle
THE CIRCLE

“Indignatevi, commuovetevi e siate parte del cambiamento”. Annie Lennox è la fondatrice di The Circle, un network di donne nato in Inghilterra nel 2008 con l’obiettivo  di tutelare  le donne di tutto il mondo. Dal 2010 il cerchio è arrivato in Italia e ora, sotto la presidenza di Adelaide Corbetta, si occupa di raccogliere fondi per le onlus che operano sul campo, promuovendo anche campagne di sensibilizzazione. Nel ritratto, sedute da sinistra: Roberta Dell’Apa, Renata Duretti, Nicoletta Scherini. In piedi da sinistra: Enrica Ghia, Elena Santus, Adelaide Corbetta, Alessandra Buompadre.

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Tomaso Binga
Tomaso BINGA

(SALERNO, 1931)

“Tutto il mio lavoro artistico è incentrato sulla ‘scrittura verbo-visiva’ e sulle azioni sonoro­ performative.” Nei primi anni settanta Bianca Pucciarelli Menna sceglie uno pseudonimo significativamente maschile, Tomaso Binga, per lavorare come performer, poetessa e artista, utilizzando parole e gesti per stravolgere i costrutti patriarcali. Nel suo lavoro è racchiuso uno dei nuclei fondamentali del movimento delle donne, ovvero la necessità di una rifondazione del linguaggio in quanto strumento del potere patriarcale.

Valeria Valente
Valeria VALENTE

(NAPOLI/NAPLES, 1976)

Dal 1° gennaio al 28 maggio 2023 in Italia sono state 45 le vittime di femminicidi, di cui 22 uccise in ambito familiare o affettivo. Il femminicidio ha i numeri di un’emergenza, ma è anche la manifestazione estrema di un problema subdolo e ancor più vasto: la discriminazione di genere. Di violenza maschile contro le donne si occupa Valeria Valente, oggi segretaria del Senato, già presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e su ogni violenza di genere.

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Vera Gheno
Vera GHENO

(GYONGYOS, UNGHERIA/HUNGARY, 1975)

Le parole che usiamo ci contraddistinguono, ci chiamano alla consapevolezza e alla responsabilità, raccontano agli altri quello che vorremmo essere e quello che siamo. Docente universitaria, sociolinguista, collaboratrice dell’Accademia della Crusca, Vera Gheno lavora da anni per riportare l’italiano al centro della nostra vita quotidiana studiando neologismi – celebre il suo “petaloso” e l’esperimento dello “schwa” – e per un linguaggio che sia il più possibile inclusivo. La lingua è un atto di identità e va trattata con attenzione e come un dono da custodire.

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Veronica Raimo
Veronica RAIMO

(ROMA/ROME, 1978)

Veronica Raimo ha scoperto la scrittura fin da piccola per inventare un’altra sé. Scrittrice di romanzi, collabora con numerose testate. Con il memoir Niente di vero (Einaudi 2022) arriva finalista allo Strega 2022, vince lo Strega giovani e il Premio Viareggio. Manipolare la verità è diventato un esercizio di stile. Traduttrice per diverse case editrici, nel 2022 ha curato la raccolta di saggi e discorsi di Ursula Le Guin, I sogni si spiegano da soli. Immaginazione, utopia, femminismo (Sur 2022).

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Veronica Yoko Plebani
Veronica Yoko PLEBANI

(GAVARDO, BRESCIA, 1996)

La passione per lo sport nasce da bambina, ma a 15 anni viene precocemente stroncata da una meningite fulminante che lascia il corpo di Veronica Plebani pieno di cicatrici. Dopo la malattia la vita è cambiata, ma lei ha accettato la sfida. Dalla canoa allo snowboard, dal nuoto alla bicicletta, ha deciso di continuare a dare il meglio, fino alla medaglia di bronzo nel triathlon ai Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. “Ho sempre pensato al mio corpo come a uno strumento che mi permetteva di fare cose e non come a un limite“.

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Viviana Varese
Viviana VARESE

(SALERNO, 1974)

Ha conquistato una Stella Michelin con ViVa, il ristorante stellato all’ultimo piano di Eataly Smeraldo a Milano e nel 2022 ha deciso di dedicarsi a un nuovo progetto: lo sono Viva, dolci e gelati, gelateria artigianale con pasticceria in zona Isola a Milano. Un’avventura che intreccia la cultura del cibo con l’attività sociale e l’inclusione. Lo spazio è gestito da una squadra di sole donne formata in collaborazione con Cadmi – Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano. Lo scopo è quello di ridare a queste donne, attraverso il lavoro, dignità e indipendenza economica e sostenere il Cadmi.

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